Scafati, si è spento lo storico Prof. Angelo Pesce, per anni aveva ricostruito con sapienza e passione gli eventi del 1943

JeanFranck Parlati

Scafati, si è spento lo storico Prof. Angelo Pesce, per anni aveva ricostruito con sapienza e passione gli eventi del 1943

Se ne è andato il Prof. Angelo Pesce, un ispiratore e un uomo che ha dedicato la sua vita a far emergere la dignitosa storia di Scafati dal 1943. Ha narrato, aprendo alle generazioni successive, scenari sconosciuti della guerra e delle gesta di soldati, uomini e cittadini durante l’Operazione Avalanche.

È scomparso il 16 settembre 2024, un segno del destino, considerando che proprio in questo mese Scafati celebra probabilmente il suo anniversario più importante: la “Battaglia di Scafati”, che nel 1943 segnò l'inizio della liberazione della città e non solo.

Grazie a lui, che ha saputo lasciare un segno autorevole nella cultura scafatese, sono state riscoperte storie, aneddoti, luoghi, monumenti e personalità, tutti custoditi e rivissuti nei suoi numerosi libri.

Con il suo carisma, ha raccontato in tre volumi: Salerno 1943: Operazione Avalanche, Scafati l'Agro. Cinquant'anni fa la guerra, un DVD intitolato La battaglia di Scafati e Vesuvio 1944: L'Ultima eruzione, attingendo persino ai vasti archivi fotografici americani e non solo. Ha pubblicato innumerevoli foto scattate dagli Alleati da Salerno a Napoli, passando per Maiori, Minori, Cava, Chiunzi, Nocera, Angri e Scafati.

Il prof. Angelo Pesce è stato uno storico di fama internazionale, laureato in Scienze della Terra presso l’Università di Napoli. Ha ricostruito con sapienza e passione la storia della sua città natale, un legame profondo che emerge in molte delle sue opere, che coprono un arco temporale dal Medioevo alla Seconda Guerra Mondiale.

Lui personaggio amabile e preparato, durante uno dei suo viaggi per il mondo conobbe ex ufficiali inglesi, che erano stati in Africa e poi a Salerno, furono quegli ufficiali il grimaldello per accedere agli archivi alleati desegretati proprio nel 1993.

Divenne amico fraterno Michael Forrester, comandante britannico del 1/6° Battaglione del Queen’s Royal Regiment, noto come i “Topi del Deserto” (Desert Rats) e grazie al prof. Pesce, nacque così un forte legame tra Scafati e gli inglesi, specialmente quando si recò in Inghilterra per approfondire le sue ricerche.

Nel settembre 1943, i cittadini scafatesi collaborarono attivamente con gli Alleati per respingere le forze tedesche, che minarono il ponte di Scafati, allertando il comandante britannico Forrester.

L’allora tenente colonnello irlandese tornò a Scafati per visitare i luoghi della memoria, in particolare in occasione del 50° anniversario della Battaglia, e fu ospite della città grazie proprio al Prof. Pesce.

La città di Scafati ed i suoi figli, quelli che presero parte agli scontri, non dimenticheranno mai il Generale Michael Forrester e i tre corrispondenti di guerra tra gli episodi, forse il più vile della guerra di Scafati, quello dove persero la vita (nessuna vittima tra civili) solo tre famosi corrispondenti di guerra, Alexander Austin, Stewart Sale, William Munday, che a guerra conclusa le loro salme furono trasportate nel Salerno War Cemetery, uno dei più grandi cimiteri di guerra britannici, situato a Salerno sulla Strada Statale 18 presso Montecorvino Pugliano, dove sono sepolti 1.851 militari caduti in Italia meridionale, di nazionalità britannica e di altri paesi del Commonwealth.

Nel 65° anniversario (28 settembre 2008), il Prof. Pesce riuscì a convincere la vedova del Gen. Forrester, insieme ai suoi figli e nipoti, a partecipare alla cerimonia in memoria del suo grande amico. Scafati gli dedicò una stele commemorativa in piazza Vittorio Veneto.

I suoi libri resteranno a testimonianza dell’amore verso la sua città e della capacità di uno storico scrupoloso e attento, il cui impegno in questi lunghi anni ha permesso di raccontare e scoprire nuove storie. Un’eredità che continuerà a essere una risorsa preziosa per le generazioni future interessate alla storia di Scafati.

Con lui se ne va là memoria storica di una città e di tutta la nostra area che ha saputo in maniera meravigliosa raccontare, spiegare e divulgare alle future generazioni.

Ecco le opere del Prof. Angelo Pesce in nostro possesso, altre mancanti ne siamo continuatamente alla ricerca.

Opere mancanti: Angelo Pesce, Giovanni Wenner -  Meyer Freitag Wenner, l'industria tessile di Scafati e l'origine delle Manifatture Cotoniere Meridionali - A. Pesce - Il Polverificio borbonico di Scafati - 1^ ed. 1996 - Vesuvio 1944. L'ultima eruzione Angelo Pesce, Giuseppe Rolandi

Ecco gli opuscoli del Prof. Angelo Pesce in nostro possesso che raccontano le varie fasi del Settembre 1943 da Salerno a Napoli.

Le varie decorazioni del Gen. Michael Forrester , avvenute nel corso della sua carriera militare.

La cronistoria del Gen. Michael Forrester e della conquista di Scafati

Nell'agosto del 1943, all'età di 26 anni, Forrester assunse il comando del suo battaglione, che faceva parte della 131 (Queen's) Lorried Infantry Brigade, 7th Armoured Division.

Fu promosso a comandante del 1/6 Bn. Queen's Royal Regiment, all’età di 26 anni e li guidò nello sbarco a Salerno e nella fuga dalla testa di ponte come parte della 7a Divisione arroccata, il suo battaglione con una determinazione e uno slancio del tutto eccezionali, e con grande abilità, attraversò il Passo di Vietri e proseguì per catturare intatto il ponte strategicamente importante a Scafati sul fiume Sarno.

Era il 28 Settembre 1943, nel corso di violenti scontri durante la prima notte contro l'attacco di una resistenza Tedesca, la Divisione Herman Goering, la Città fu liberata dalla occupazione tedesca grazie all’azione armate e un grosso lavoro d’ intelligence, delle guide Partigiane, “Gruppo 28 Settembre” gli inglesi penetrarono nel centro cittadino senza attraversare il ponte sul fiume Sarno, in piazza Vittorio Veneto (ultimo passaggio di collegamento fra le province di Napoli e Salerno), minato in precedenza dai tedeschi, riuscendo così ad evitare che quest’ultimo fosse abbattuto e scongiurando ulteriori e devastanti spargimenti di sangue e facendoli ripiegare verso S. Giuseppe Vesuviano, gli Alleati avevano conquistato tutta l’area del primo settore il tratto di spiaggia che dal fiume Sele procede in direzione di Salerno, mentre il secondo settore comprendeva quello che va dal fiume fino al Comune di Agropoli (SA). Anche la costiera Amalfitana venne toccata dagli uomini del Gen. Mark Waine Clark, infatti si ebbero altri due punti di sbarco, a Vietri sul Mare (Commandos) ed a Maiori (Rangers) ormai anche l’Agro vede presto la liberazione , dopo ventidue giorni e 54 chilometri di combattimenti, gli Alleati entrarono a Napoli 1º ottobre ’43. “

Tre unità che componevano la 134^ Brigata Camionata (rinforzata da unità corazzate), e uno dei tre battaglioni che a loro volta componevano quest’ultima era il 1/6° del Queen’s Royal Regiment, ovvero la 7a Divisione Corazzata britannica, i famosi “Topi del Deserto”(Desert Rats), con al comando il ten. col. Michael Forrester, facendo ripiegare i Tedeschi nella direzione di Napoli.

Infine il 30 settembre e il 1° ottobre 42 si fecero progressi davvero rapidi nonostante le grandi difficoltà del territorio e le demolizioni e un'opposizione molto determinata.

Si batté con successo su terreni molto difficili, demolizioni nemiche e contrattacchi determinati. Fu decorato perfino il DSO (premiare gli individui per il servizio meritorio o distinto in tempo di guerra), per aver preso parte a duri combattimenti in quattro teatri diversi.

Forrester e il suo battaglione tornarono in seguito in Inghilterra per preparare la campagna nell'Europa nord-occidentale e sbarcarono in Normandia poco dopo il D-Day.

La fine di un idolo

Il Gen. Michael Forrester nacque il 31 agosto 1917, venerdì, dopo la vita spesa al servizio militare in pensione, Forrester visse nell'Hampshire, e proprio lì, Prof. Angelo Pesce si recò a casa sua per incontrare Forrester un appassionato ambientalista, amava il giardinaggio e l'ornitologia. Dal loro incontrò nacque una bella amicizia che andò avanti fino alla domenica del 15 ottobre 2006, quando all'età di 89 anni si spense il Generale.

Nella sua vita il Gen. Michael Forrester, sposò nel 1947, Pauline Fisher (si sciolse dopo 13 anni nel 1960 ), e dalla loro unione nacquero due figli.

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