Dall'antico negozio di Don Giovanni O' Sciampagnone, situato nel cuore pulsante di Angri, si sprigionano ancora oggi profumi inebrianti e sapori autentici, una storia gastronomica del mondo dolciario che ancora oggi porta in alto il nome della città, un mondo di prelibatezze capaci di mantenere intatto il sapore dell’autenticità.
La sua arte pasticcera, tramandata di generazione in generazione, ha trovato nuova vita nel figlio Gennaro De Vivo, che con dedizione e maestria porta avanti la tradizione di famiglia.
Qui si fonda su un calendario fatto di ricorrenze annuali ben precisi che sanciscono la preparazione di dolci piuttosto che di altri, oltrepassando la soglia del piccolo negozio, si accede al vero e proprio cuore pulsante della Pasticceria, un luogo intriso di storia e ricordi, dove si svolgono tutte le lavorazioni, dai fragranti impasti alle decorazioni più raffinate.
I profumi inebrianti di zucchero, farina e vaniglia si diffondevano per le vie del borgo di mezzo, creando un'atmosfera magica e irresistibile, punta di diamante è il babà, il dolce che in assoluto è arrivato in ogni angolo del globo terrestre, un morbido dolce bagnato al punto giusto che sapienti mani curano ogni aspetto prima che arrivi in vetrina e sulle nostre tavole.
Tra le mura del laboratorio, si perpetuava un'antica arte che richiedeva maestria e attenzione. L'apprendista, con dedizione e pazienza, imparava il mestiere, osservando e affinando le sue abilità sotto la guida esperta di Don Giovanni.
Don Giovanni O' Sciampagnone era un personaggio inconfondibile, le sue battute scherzose e la sua spontaneità lo rendevano unanimemente amato da tutti, un uomo dal cuore grande e dalla contagiosa vitalità, sempre in prima linea per la festa dei Santi Cosimo e Damiano della piccola chiesetta dove sono custodite le statue dei sette guerrieri dormienti.
Lo si incontrava per le strade del paese tra il 1950/60, con il suo carrettino "giostra" trainato dal suo asinello a rallegrare i bambini con le sue invenzioni geniali, mentre nei periodi estivi con il suo carretto di gazzose per rinfrescare dalla calunnia grandi e piccoli.
S'inventò il commercio ambulante di "Cazzose" e portarle in giro, attraversando strade polverose della città.
Non si vede la famosa trombetta, segnale per tutti i ragazzini: Cazzose, Aranciate... bambini non piangete che la mamma ve li compera!
Era un semplice carretto con due ruote e l'attacco per la bicicletta, che lo spingeva, i bambini e non solo impazzivano per quell'omino portatore di bontà, definita allora l'anima della pubblicità in movimento!
Grazie a Don Giovanni e alla sua dedizione, la Pasticceria O' Sciampagnone è divenuta un simbolo di tradizione e qualità, conosciuta e apprezzata ben oltre i confini di Angri.
Gennaro, con il suo impegno e la sua passione, custodisce e valorizza l'eredità paterna, regalandoci dolci creazioni che conquistano il palato e il cuore.
Nel chiudere gli occhi per solo un'istante, riecheggia ancora la voce di Don Giovanni, un uomo straordinario che ha lasciato un segno indelebile nella storia di Angri, mentre lo sguardo si posa sulle foto che ritraggono la sua passione per la vita e per la sua amata città e per il Santo patrono San Giovanni Battista. Don Giovanni si spense il 15 maggio del 1998 un venerdì.
Insieme a Peppe Rispoli, Giovanni O 'Sciampagnone hanno immortalato tanti momenti della vita quotidiana del paese, grazie a loro per aver donato i ricordi di Angri di un tempo lontano divenuto un luogo magico, dove tradizione e gusto si incontravano in un'armonia perfetta, e a Gennaro De Vivo, per la sua dedizione ancora oggi nel mantenere viva la fiamma della passione e del talento paterno.
Curiosità:
Condivido questo prezioso ricordo per mantenere viva la memoria di un'epoca passata e per aver custodito ancora oggi nel cuore un frammento di storia radiofonica.
Due spot della pasticceria O 'Sciampagnone, uno di Gil Sacrì l'altro io (JeanFranck Parlati).
Le note di "'O Sarracino" risuonano nella memoria, trasportandoci indietro nel tempo, all'alba degli anni '80.
Un'epoca in cui le radio locali diffondevano melodie orecchiabili e jingle pubblicitari che scandivano il ritmo della vita quotidiana.
Tra questi, uno spiccava per la sua vivacità e allegria: lo spot della Pasticceria O' Sciampagnone di Via di Mezzo.
Siamo sul finire del 1979 quando, sulle frequenze di Radio Arcobaleno, il compianto Gil Sacrì, l'uomo dalle mille virtu' e artefice della radio, scrisse un testo accattivante per la pasticceria.
La musica di "'O Sarracino" si fusero con le parole di Gil, creando un jingle indimenticabile che conquistò il cuore degli ascoltatori.
Nel 1980, fino al 1982, diventa un vero e proprio tormentone, la sua contagiosa allegria e il suo messaggio evocativo di bontà e tradizione conquistarono il pubblico, facendo della pasticceria un punto di riferimento per gli amanti dei dolci e di bomboniere.
Dopo la scomparsa di Giulio Sacrì, il jingle venne ripreso e reinterpretato da JeanFranck Parlati, nuovo conduttore di Radio Estasi Angri. Era il 1986 e, per cinque anni, le note familiari tornarono a risuonare sulle onde radio, confermando il successo del lontano 1979.
Lo spot della Pasticceria O' Sciampagnone rappresenta più di un semplice jingle pubblicitario. È un frammento di storia, un tuffo nostalgico in un'epoca in cui la radio era un medium di primaria importanza e la comunicazione assumeva forme semplici ma dirette. Un'eredità di ricordi che rivive nella memoria di chi ha avuto la fortuna di ascoltarlo e che, ancora oggi, evoca un sorriso e un senso di dolce nostalgia.
Lo spot della Pasticceria O' Sciampagnone è un omaggio a due grandi figure: Gil Sacrì, l'ideatore del jingle, e Don Giovanni O' Sciampagnone, il proprietario della pasticceria che ha avuto la lungimiranza di credere nel potere della radiofonia. A loro va il merito di aver creato un piccolo capolavoro di comunicazione che ha allietato le giornate di tante persone e che, ancora oggi, risuona indelebile nella memoria collettiva. Successivamente lo spot venne girato da Teleangri 1 con l'aggiunta della mia voce di allora.
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