Ero avvolto nella malinconia più strana della mia vita, in questi giorni, dovuto forse al cambio del clima alle giornate uggiose che rendono tutto più nostalgico. Guardandomi intorno, non ci manca quasi nulla, la tecnologia ha presso il sopravvento, facendo dimenticare quello che era il mondo di alcuni decenni a quello attuale.
Ma la mente, unico strumento che ti fa viaggiare nel tempo, ti fa scegliere i momenti brutti e belli della vita.
Eppure oggi, ci passo di frequente, ogni tanto mi accorgo che qualcosa avverto nella mia anima, forse quel lontano ricordo di quando ero bambino.
Una mega struttura, deliziosa, fungeva da cinema e teatro, proprio lì, si innesca il sapore e l'odore delle tavole, o magari entrando nei camerini, qualche vecchio pacchetto ingiallito delle "Nazionali senza filtro", o magari di un vecchia cartolina di qualche artista partenopeo.
Vi si facevano tre quattro proiezioni al giorno della stessa pellicola "pizza" comunemente chiamata.


Il sabato e la domenica era sempre un pienone, ricordo Marcello, il garzone del bar Doria, il locale adiacente al "Cinema Minerva", cassetta con patatine e pop corn, girare durante le proiezioni dalle 17 alle 20 era d'obbligo che doveva farsi 6/7 giri per poter vendere più prodotti.
Nel periodo estivo, era frequente il giro, ma si cambiava merce, si optava per il famoso gelato, tra tanti "Il BACIO" una cialda croccante, unico gusto di vaniglia ricoperto di cioccolato con a suo interno, un cubetto di pan di spagna ed una ciliegia amarena, un prodotto storico da Esagel, ( ditta di produzione ancora esistente, si trova a Roccapiemonte), che ha accompagnato tante generazioni.
Curiosità
Il Bacio Gelato, un prodotto storico che ha conquistato il palato di generazioni di italiani. Nato oltre 60 anni fa, ha saputo evolversi e adattarsi ai nuovi tempi, mantenendo intatta la sua anima artigianale e la qualità dei suoi ingredienti.
Giuseppe Dello Ioio, terza generazione della famiglia alla guida dell'azienda Esagel, racconta con passione la storia di questo iconico prodotto: "Mio nonno lavorava il gelato a mano, con le pale di rame nelle cattabriga.
Oggi, naturalmente, le tecniche si sono evolute, ma la cura nella scelta delle materie prime e la lavorazione semi-artigianale rimangono le stesse." Dalla copertura in cioccolato Barry Calleaut alle amarene Fabbri, ogni ingrediente è selezionato con la massima attenzione.
E il cono? Un vero e proprio biscotto, prodotto e avvolto a mano, proprio come si faceva una volta.
In un'epoca di globalizzazione e di prodotti omologati, il Bacio Gelato si distingue per la sua unicità e per il suo sapore autentico.
Un piccolo capolavoro di gusto che conquista il cuore e il palato, un morso di tradizione che ci porta indietro nel tempo, ad un'epoca in cui il gelato era fatto con amore e passione".
Il Bacio Gelato è un esempio di come l'artigianalità e la qualità possano ancora fare la differenza in un mercato globalizzato. Un prodotto che ci regala ancora oggi un momento di dolcezza e di piacere, un tuffo nostalgico nel passato e un assaggio di futuro radioso.


Alla vendita all'interno del Minerva, il buon Marcello, proponeva una vasta scelta di gelati, Sammontana, Sanson, Algida-Eldorado, Alemagna, insomma quelli che ci ha fatto sognare a lungo, e si potevano acquistare per poche lire.


Ancora oggi ci ricordiamo slogan, volti, sigle di quelle che sono state le pubblicità della nostra vita, che nonostante servissero a scopi puramente economici, fanno subito aprire il cassetto della nostalgia, che di questi tempi sta più aperto che chiuso.
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