Tante pellicole hanno intrattenuto, milioni e milioni di spettatori, ricordo tante sere, quando domeniche file chilometriche.
Ancora rivedo Antonio Sessa, esperto della macchina da presa discutere con Catello Giordano, il jolly del Minerva, maschera, bigliettaio, attacchino, insomma il tuttofare, anima del cinema.
Poi al botteghino la signorina Angela, un vero angelo, capelli lunghi ondulati, castani, una vera folgorazione per tanti giovani.
Poi Alberto il "grosso" direttore, uomo di sostanza in tutti i sensi, l'altro Antonio "o luong", spalla di Catello e di Antonio il macchinista.
Ne rivedo, vago e intermittente come nei sogni, dei primi piani con la galleria presa d'assalto la domenica rispetto al piano inferiore, dal lunedì al venerdì. Si parlava del film che avrebbero accompagnato la settimana, una vasta gamma, tra i nostalgici e gli appassionati storici, quelli classici degli spaghetti western, della II° guerra mondiale, i polizieschi, poi di tanto in tanto qualche anteprima del momento.
Il mio primo film sul calcio : una fiaba che sembra uscire direttamente dagli studi Disney
La data esatta dell’uscita in Italia dev’esser stata tra il 1975/76 , quindi sono circa cinquant'anni (oggi 2024) del film “Fimpen il goleador”.
Nel 1974 data d'uscita sul grande schermo, prima di molte idee del genere della Disney e di altri, ha fatto sognare i bambini mezzo mondo.
Uno di quei film per ragazzi (parlo dei miei gusti), che ancora oggi non riesco a trovare, esiste un dvd rimasterizzato in lingua solo ed esclusivamente in Tedesco e Svedese.
"Fimpen", era molto famoso negli anni Settanta e Ottanta, perché divenne il massimo della fantasia per ragazzi.
È come se ogni ragazzo interessato ai sogni più intimi del calcio fosse improvvisamente andato al cinema.
Un film tanto affascinante quanto le riprese dell'epoca magicamente epiche.
Una storia di un bambino di sei anni gioca a calcio con i grandi della nazionale svedese che dimostra grandi abilità con la palla.
Il fenomeno è così talentuoso da superare gli adulti più esperti, il club dell'Hammarby, lo fece giocare nella sua squadra senior della prima divisione svedese!
Pochi giorni dopo, il ragazzo si ritrovò nella squadra svedese insieme a Ronnie Hellström e Ralf Edström.
Per le scene calcistiche, Widerberg realizzò imprese inimmaginabili, posizionando le telecamere vicino al campo durante le vere partite della squadra svedese.


Contro l'Ungheria a Stoccolma (25 maggio 1972) e contro l'Austria a Vienna (10 giugno 1972), altre riprese furono effettuate allo stadio Lenin di Mosca durante un'amichevole contro l'Unione Sovietica (5 agosto 1973), e poi le partite di qualificazione ai Mondiali del 1974.
Nel film sono visibili estratti di partite reali mentre altre scene di calcio specifiche del film vengono girate durante il riscaldamento.
Il regista chiede agli attori internazionali di interrompere per qualche istante la preparazione per recitare una o due scene con il ragazzino.
A Mosca Widerberg, riuscì addirittura a convincere i giocatori sovietici a partecipare al film lasciandosi dribblare dal piccolo Johan.
Le riprese sono state quindi ancora più surreali del film stesso. I giocatori professionisti erano felici di aiutare, senza chiedere alcun compenso finanziario grandi nomi del calcio degli anni '70.



Un film sull'infanzia messa a confronto con il mondo degli adulti. Il piccolo calciatore è solo un ragazzino, riesce a malapena a leggere o scrivere e non riesce ad allacciarsi le scarpe da solo. La sera i compagni della Nazionale si alternano per leggergli una storia.
Il film, spesso trasmesso a fine anno dalla televisione svedese, purtroppo non è disponibile in DVD in Francia con sub inglesi… peccato aver perso il doppiaggio italiano, però dovrebbe essere sopravvissuto in 16mm.
Il film parrebbe curioso, il che rafforza la sua leggenda un po’ quanto una frustrazione adolescenziale di allora.
Mi viene la pelle d'oca quando mi proietto in quel periodo, forse sarà stano in pieno inverno, quella "pizza", pellicola mi intrattenne dalle 16.00 fino alla chiusura della sala, non so quante volte ancora avrei voluto rivederlo.
Fimpen rimarrà una favola come che sia una Pippi Calzelunghe maschio per il quale tutto è possibile. Attorno capelli lunghi, basettoni, Anni 70.
Quelli della mia generazione che hanno visto Fimpen di sicuro per mesi addormentandosi hanno corso, segnato e esultato proprio come il baby calciatore. Da una mia personale ricerca fatta, nel 1974 usci nelle sale in Svezia il 16 febbraio, in Italia arrivò molto dopo, quasi inizio 1975, in Francia, per dire, usci a ferragosto, in Finlandia nel 1975, in Ungheria nel 1978, venne proiettato viste le tante richieste in Giappone nel 2002 mesi dai primi trailer visti nell'intervallo di altri film.
Certo quale sarebbe l'effetto oggi, quello di ritrovarsi bambino, rincorrere un pallone, tiri un calcio sul manto verdissimo di un grande stadio, aspettando un cross che spiovendo dall'alto ti dia modo di essere decisivo mettendo la palla in rete.
Grazie proprio all'espandersi della tecnologia (internet), ho potuto ricercare e ammirare le vecchie locandina e rivedere quel vecchio trailer, solo per alcuni minuti, ho riassaporato quel clima emozionante di cosa potevano raccontare ed inventarsi alcuni registi di allora.
Fimpen - Trailer / Note: Uscita nelle sale: 1974 Svezia - 1975 Italia , Francia, Finlandia - 1978 Ungheria - 2002 Giappone
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